ll cultivar ‘Superkabuto’ nasce da una mutazione di A. asterias caratterizzata da fitte macchie bianche (tricomi) molto più grandi del normale. La pianta “capostipite” fu individuata nel 1981 dal giapponese Masaomi Takeo in un garden center negli Stati Uniti e poi venduta a Tony Sato in Giappone per la strabiliante cifra di 3.000.000 di Yen (circa 30.000 € in valore attuale). Da lì iniziò una selezione mirata e incroci controllati per fissare il carattere e ampliare le forme, generando linee e varianti (es. V-type, “fly’s wings”, ecc.) che hanno reso il nome “Superkabuto” uno standard tra gli ibridatori asiatici e, in seguito, nel resto del mondo.

Diametro 4-5 cm, piante da seme di cica 5 anni di età su radici proprie.